Farmacia dei servizi, quasi 45.000 prestazioni erogate dalle farmacie del Veneto nei primi dieci mesi del 2025. Per i cittadini la farmacia sta diventando sempre più un punto di riferimento per screening e prevenzione, i dati forniti dalla Regione del Veneto ed elaborati da gennaio a ottobre 2025 confermano la bontà del progetto che in Veneto, grazie anche al decreto 15 della Regione (15 maggio 2024) (link alla notizia), vede le farmacie erogare screening per l’ipertensione non nota, ipercolesterolemia, diabete, monitoraggio dell’aderenza terapeutica dei pazienti affetti da diabete e BPCO, esami di telecardiologia come elettrocardiogramma, holter cardiaco e holter pressorio.
Nei dieci mesi presi in esame (di seguito il link al precedente monitoraggio fino a luglio 2025), i servizi erogati in Veneto alla cittadinanza sono stati 44.990 (2.705 a gennaio; 4.484 a febbraio; 5.419 a marzo; 4.687 ad aprile; 4.768 a maggio; 3.802 a giugno; 3.686 a luglio; 3.751 ad agosto; 5.038 a settembre; 6.650 a ottobre). Nello specifico 12.431 prestazioni di screening del diabete non noto; 9.295 holter cardiaci; 7.939 elettrocardiogrammi; 5.506 holter pressori; 4.824 screening per l’ipertensione non nota; 4.599 screening per la prevenzione del colesterolo; 333 prestazioni per il monitoraggio dell’aderenza terapeutica al diabete e 34 per quella al BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva).
A livello territoriale, il maggior numero di prestazioni è stato erogato dalle farmacie dell’ULSS 9 Scaligera con 21.027, a seguire ULSS 3 Serenissima (5.451), ULSS 8 Berica (4.873), ULSS 6 Euganea (4.548), ULSS 5 Polesana (3.458), ULSS 4 Veneto Orientale (2.112), ULSS 7 Pedemontana (1.958), ULSS 2 Marca Trevigiana (1.130) e ULSS 1 Dolomiti (433).
«Il consueto report trimestrale ci consegna dati estremamente positivi, basti pensare che da luglio a ottobre i servizi erogati dalle farmacie del Veneto sono in costante ascesa e proprio l’ultimo mese preso in esame registra il picco di prestazioni, spinto come prevedevamo dalla telecardiologia – spiega Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto che annovera circa 1.200 titolari di farmacia associati – . I motivi di questo trend sono riconducibili, a nostro avviso, a molteplici fattori. In primis la percezione sempre più concreta che i cittadini hanno oggi delle farmacie, ossia i primi presidi sanitari sul territorio nei quali possono trovare servizi professionali e professionisti della salute. Poi va dato atto ai colleghi farmacisti di compiere un importante lavoro di sensibilizzazione, penso ad esempio alla campagna di comunicazione che abbiamo lanciato da mesi su molteplici piattaforme online e all’interno degli stessi locali. I cittadini, infatti, spesso non sono a conoscenza dell’opportunità di sottoporsi agli screening gratuitamente, incluse le prestazioni di telecardiologia, su presentazione di ricetta bianca del medico curante».


