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07/02/2022
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12/11/2021
COVID. VENETO. RAPPORTI AGGIORNATI SU VACCINAZIONI E CASI-RICOVERI. ZAIA, "SIAMO ANCORA IN PANDEMIA, NON ABBASSARE LA GUARDIA. SIAMO ANCORA LONTANI DALLA ZONA GIALLA, MA SENZA VACCINI E RISPETTO DELLE REGOLE NON LA POSSIAMO ESCLUDERE IN FUTURO".
Federfarma Veneto ricorda la presenza nelle farmacie di materiale informativo con una serie di numeri utili per le donne vittime di abusi e una app sviluppata da Fondazione Vodafone
scaricabile attraverso il QR code presente sulle locandine e sulle brochure esposte
Il doppio femminicidio avvenuto a Vicenza ha riportato drammaticamente al centro dell’attenzione il tema delle violenze sulle donne e l’importanza di tutte le iniziative e gli strumenti per tutelare le donne vittime di abusi. In questo contesto, Federfarma Veneto ricorda che anche nelle farmacie è possibile trovare indicazioni utili per chiedere aiuto, grazie al “Progetto Mimosa”.
L’iniziativa, partita nel 2014 dall'idea di un gruppo di farmaciste ("Farmaciste Insieme"), ha carattere nazionale e vede collaborare insieme Federfarma, Farmaciste insieme e Fondazione Vodafone Italia. In concreto, il progetto prevede l’esposizione in tutte le farmacie aderenti - oltre un migliaio in tutto il Veneto - di materiali informativi finalizzati da una parte a sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza di genere e sull’importanza di rompere la cortina di silenzio che spesso lo circonda, dall’altra a fornire alle donne vittime di abusi (ma anche ai loro amici e familiari) informazioni e contatti utili per chiedere aiuto. Non manca inoltre una app dedicata, sviluppata da Fondazione Vodafone e scaricabile attraverso il QR code presente sulle locandine e sulle brochure esposte: anche con questo strumento tecnologico si punta a informare e sensibilizzare la popolazione, fornendo allo stesso tempo dei contatti utili che possono essere immediatamente attivati per chiedere aiuto.
«Anche questo è un modo per concretizzare il ruolo non solo sanitario, ma anche sociale delle farmacie, soprattutto nei piccoli centri dove spesso mancano altre strutture e la farmacia è uno dei principali punti di riferimento - sottolinea Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto -. Per arginare il fenomeno, insieme a strumenti normativi più efficaci, fondamentale rimane l’informazione, il che significa dare la più ampia visibilità alla rete dei servizi che possono intervenire a sostegno delle donne vittime di abusi. Esporre questi materiali informativi nelle nostre farmacie è un piccolo gesto, ma anche questo può fare la differenza. Non solo, nelle farmacie venete entrano ogni giorno decine di migliaia di cittadini: quella locandina è dunque un modo per ricordare a tutta la comunità che il fenomeno esiste e che non può essere ignorato».
E proprio per essere in grado di fornire informazioni e indicazioni utili nel modo più appropriato su una tematica tanto delicata, la Federazione Ordini Farmacisti Italiani attraverso la F Fondazione Cannavò ha organizzato già nelle scorse settimane un corso di formazione online su “La violenza contro le donne: il ruolo della farmacia di comunità”, tuttora attivo.